DON TONINO BELLO E RUUD GULLIT
Una delle assemblee più interessanti per me è stata quella svoltasi a Molfetta, dove alloggiavamo nel bell’edificio del Seminario. Il merito della sua riuscita va in gran parte a Cosma, che ci ha fatto conoscere la sua città ed i dintorni attraverso escursioni, proiezione di diapositive ed una visita a Castel del Monte, la fortezza fatta costruire da Federico II di Svevia. Oltre a ricostruirne la storia, ci ha illustrato le leggende ed i misteri legati a questo castello fortificato.
Avvincente è stato l’incontro con don Tonino Bello, che è venuto a parlarci della sua “chiesa del grembiule”, ovvero una chiesa che dedica attenzione agli ultimi e che sente la necessità di farsi umile. Il suo intervento, così appassionato e pieno di calore, è stato incentrato sui migranti.
Ha stigmatizzato il nostro atteggiamento di rifiuto nei loro confronti, definendo la segregazione la risposta sbagliata al problema razziale. La strada giusta ci deve invece portare verso un mondo più solidale.
Ci ha raccontato la storia di un giovane africano, arrivato da poco nella loro struttura di accoglienza, dopo mille peripezie. Lo avevano soprannominato Gullit per via dei suoi dreadlocks, uguali a quelli del calciatore olandese.
Tutte cose queste che, aggiunte all’assemblea che ha visto un uditorio molto partecipe, hanno contribuito ad approfondire la nostra conoscenza della realtà culturale e sociale di questa bella regione.
Al momento della partenza poi, ognuno di noi ha avuto in dono una grossa borsa contenente prodotti tipici della Puglia, a cominciare dalle orecchiette e dai taralli.